Da quando hai partorito e sei tornata a casa le cose da fare, imparare e gestire sono davvero tante.
Tutti a dire che è normale, tutti a dirti che la tua vita sarebbe stata come prima, tutti a pensare che tu debba sempre e comunque sopportare.
Mai nessuno che ti aiuti anche con una semplice “pacca” sulla spalla.
Spesso quando non dorme piange.
Una volta è la fame, una volta il male alla pancia, un’altra il sonno mancato.
Il rumore che lo sveglia di soprassalto. La luce che sfugge alle tende che sigillano la sua camera.
Il pianto è una forma di comunicazione davvero difficile da interpretare per te.
Ogni volta che i instaura una routine sembra arrivi un nuovo imprevisto a cambiare le carte in tavola.
Più passano i giorni e più diventa complesso capire, conoscere e soprattutto fidarti del tuo istinto. In effetti quello che conta veramente è il tuo istinto.
Quello che senti, che provi e che ti dice il tuo cuore.
Molto spesso avrai notato che le persone che ti vengono a trovare ma anche gli estranei sono cosi propensi a darti suggerimenti e consigli.
Gettandoti in una situazione di dubbi e sconforto e stress.
Anche le informazioni che trovi in internet spesso non possono essere adatte al tuo caso perchè troppo generiche e adatte solo ad un un pubblico universale.
Mentre quello di cui davvero hai bisogno è suggerimenti specifici per il tuo caso!
Che non ti facciano perdere tempo in unitili supposizioni, che evitino di gettarti in uno stato di ansia e paura allontanandoti sempre di più dal tuo istinto.
Creando in te sensi di colpa per qualcosa che non potevi sapere.
Ci sono alcune giornate il cui tuo figlio piange tutto il giorno, rendendoti nervosa e frustrata perché non sai davvero più cosa fare.
Le provi tutte, dalla “tetta”al biberon, al bagnetto, alla passeggiata, al giro in auto..
Passano le ore e anche i giorni, in alcuni casi addirittura settimane e mesi.
Diventando cosi stressante che non vedi l’ora di tornare a lavorare ( e ho già dett tutto ).
Mentre l’unica cosa di cui hai davvero bisogno è chiarezza, sicurezza, conoscenza.
Per non perdere la calma ed essere sicura di quello che stai facendo.
Il pianto del tuo bambino è l’unico modo che lui ha per comunicare con te.
Non devi temerlo, devi imparare a conoscerlo e gestirlo.
Osservando e ascoltando il suo pianto puoi imparare a riconoscere i segnali che ti manda.
Facendo esperienza e con i giusti suggerimenti puoi davvero imparare a gestire la comunicazione con il tuo bambino fin dai suoi primi giorni di vita.
Sapevi che il carattere di tuo figlio si crea e si modifica dalla gravidanza fino ai 6 anni di vita, che le tue emozioni sono le sue quando è così piccolo?
Ecco perchè è così importante per lui avere una mamma tranquilla, che non si fa spaventare dalle situazioni e che sa agire sempre nel modo gusto, libera dai sensi di colpa e sicura di fare sempre la cosa giusta per il suo bene.
Negli ultimi anni la tendenza è quella di cercare sempre una valida ragione al pianto, dimenticandoci di quanto sia invece l’unico strumento che un neonato ha per comunicare e prendere le “misure” con il resto del mondo, tutto da scoprire tra l’altro.
Quando basterebbe capire solo il motivo per cui lo fa.
Succede spesso che se un neonato piange tanto si voglia a tutti i costi trovare una causa medica per tranquillizzare la mamma che arriva dal pediatra esaurita.
E’ questo il caso della diatriba flusso o reflusso degli ultimi dieci anni.
La malattia da RGE ( reflusso gastrico esofageo ) che viene associata a rigurgiti frequenti, distacco dal seno, inarcamenti della schiena.
E via di visite, controlli, farmaci tutt ‘altro che innocui,
gettandoti in un mare di paure e ansie, causandoti stress, per una cosa ad esempio in molti casi si è poi ridotta ad un banalissimo mal di pancia.
Sapevi che il tuo bambino, come tutti gli essere umani, ha una valvola che si chiama Cardias?
Si trova tra l’esofago e lo stomaco.
Ha la funzione di trattenere, chiudendosi, il cibo ( liquido nel caso del lattante ) al suo posto.
Nel 99% dei casi i lattanti dopo ogni poppata vengono “strapazzati”: cambiati, girati, spostati… cosi facendo la valvola spesso non si chiude bene, generando un bel rigurgito!!!